In questo libro figure, disegni e frammenti di testo raccontano un percorso di trasformazione del modo di essere progettista architettonico, attraverso un interesse viepiù marcato per una materia, tanto concreta e pur sempre diafana, come il costruire per la liturgia. La scelta critica tra venti anni di progetti e studi viene riunita dal filo conduttore della architettura parabolica, in cui si indica il legame ineludibile tra la comunicazione evangelica e la poetica artistica per il culto cristiano. Gli edifici ecclesiali non possono esistere solo in un punto finito di oggi; si devono impegnare per il futuro, parlando proprio un nuovo linguaggio parabolico nel quale immagine, creazione e metafora si intersecano a fede, apertura e realtà.