Affabulazioni seriamente divertite, o scherzosamente serie, su una sorta di “gloria nazionale” quale è il vino. L’Italia è da sempre un paese di grande cultura enologica, una cultura che spazia dalla produzione al consumo di vino che nell’immaginario collettivo riveste il simbolo della libertà di essere e di esprimersi: in vino veritas!
Eugenio Felicori versa nel calice della scrittura la propria anima dionisiaca.
Ogni sorso è portatore di una storia, ogni profumo conduce in un viaggio sensoriale unico.
Otto racconti, un’unica atmosfera e un luogo senza tempo, regole, inibizioni, status e giudizi, per rinforzare il legame indissolubile tra l’essere umano e la terra, tra vino, eros e libertà.
È il tentativo di un’improbabile Sherazade enogastronomica, il rapporto con le generazioni precedenti, i ricordi, gli amici, i fallimenti, i dolori e le aspirazioni, è la vista annebbiata, il cuore accelerato, il fragore di migliaia di bottiglie stappate, risate, emozioni di un attimo, che si rinnovano.
Una raccolta che appare come un inno alla gioia di vivere anche e soprattutto in tempo di crisi.
Eugenio Felicori è nato a Bologna e risiede a Segrate (Mi). Ingegnere, ha ricoperto importanti incarichi manageriali in Aziende italiane e multinazionali. Gli studi classici gli hanno trasmesso la passione per la letteratura, a cui solo recentemente ha potuto dedicarsi con continuità.
Ha pubblicato i romanzi Il sapore del sale (SBC Edizioni, 2010), Il diavolo di Rionero (Mauro Pagliai Editore, 2011), Diario di un suicida indeciso (Giovane Holden Edizioni, 2013), Saluti da Via Padova (Edizioni Helicon, 2013) e la raccolta di racconti 13 Racconti per serate noiose (Montedit, 2012).
Le sue opere hanno ottenuto numerosi riconoscimenti in importanti concorsi letterari.
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