Il mio cadavere, uno dei romanzi più belli di Francesco Mastriani, inizia con la descrizione della morte dello stradiere Giacomo Fritzhein, un dabben’uomo, che lascia nell’indigenza cinque figli: due sono grandicelli, Lucia e Giovanni soprannominato Uccello, con un ritardo mentale, e tre più piccoli, e lascia orfano anche Daniele, figlio trovatello, che lo stradiere aveva trovato, neonato, abbandonato in una selva in Calabria, e che ha adottato e trattato alla pari con gli altri suoi figli...
Francesco Mastriani (Napoli, 23 novembre 1819 – Napoli, 6 gennaio 1891) è stato uno scrittore italiano, autore di romanzi d'appendice di grande successo. Fu inoltre drammaturgo e giornalista. Mostrò fin dagli esordi letterari grande attenzione nei confronti delle classi subalterne napoletane. Benché la sua narrativa, pittoresca e consolatoria (ma non corriva), non abbia quasi spessore politico (per lui si è parlato di un generico socialismo cristiano e di «basso romanticismo»), diede un grande contributo alla nascita del meridionalismo e gettò le basi per la nascita del verismo.