La rivoluzione di Napoli del 1647-48, per la singolarità delle persone che la iniziarono o vi presero parte, e per la varietà e l'attrattiva de' drammatici episodi di cui fu ricca, produsse tale profonda impressione nell'animo di chi assistette allo straordinario avvenimento e di tutti i contemporanei, che moltissimi vi furono, napoletani e forestieri, nobili e popolani, dotti ed indotti, di ogni classe e di ogni condizione, i quali vollero, scrivendo di quello, lasciarne duratura memoria ai posteri. Lungo quindi è il catalogo delle opere su questo argomento, sì in prosa che in versi, sì in varie lingue che nel napoletano dialetto, le quali furono divulgate per le stampe; maggiore forse è il numero di quelle che giacciono tuttora polverose e neglette negli archivi e nelle pubbliche e private biblioteche. Or senza pretendere di voler fare una bibliografia di tali opere, io credo util cosa dar qui qualche cenno di talune di esse, che sono tutt'ora inedite e poco conosciute, e che sono state da me principalmente adoperate nelle narrazioni che seguono. Così il lettore potrà di per sè apprezzare il valore storico di ciascuna ed io non sarò obbligato a descrivere particolarmente qualunque manoscritto tutte le volte che mi occorrerà allegarne la testimonianza.